Crisi climatica e vulnerabilità dei bambini

a cura di L. Reali e S. Moraca
PEDIATRIA, numero 6 – giugno 2024

Il cambiamento climatico è un fenomeno causato principalmente dalle emissioni di gas serra prodotte dalla attività umane basate sulla produzione di energia tramite combustibili fossili.

Le stesse emissioni sono in causa anche per l’inquinamento ambientale.

Il recente rapporto “Global Climatic Highlights 2023” evidenzia che il 2023 è stato l’anno piu’ caldo mai registrato, con una temperatura media globale di + 1,48° rispetto all’era preindustriale. Questo dato si avvicina alla soglia critica di + 1,5 gradi stabilita dagli accordi di Parigi del 2015 per ridurre il rischio di danni gravi per il pianeta e la salute dell’uomo.

Possiamo supporre che il 2024 è stato ancora più caldo del 2023 !

L’OMS stima che entro il 2050, a causa di malnutrizione, diarrea, malaria e stress da caldo, la crisi climatica provocherà 250.000 morti in più all’anno e che entro il 2030 determinerà una spesa di 2-4 miliardi di dollari all’anno in termini di danni diretti alla salute, esclusi cioè i costi per agricoltura, acqua e servizi igienico-sanitari.

L’OMS stima che il carico di malattia attribuibile al cambiamento climatico sia sopratutto a carico dei bambini sotto i 5 anni sia nei Paesi in via di sviluppo che in quelli sviluppati. I bambini e gli adolescenti sono piu’ vulnerabili ai rischi legati a cambiamenti climatici estremi, perche’ sono organismi in via di sviluppo. Respirano piu’ velocemente e hanno minore capacità di termoregolazione. Il loro cervello è in evoluzione fino all’adolescenza, quindi anche la loro salute mentale puo’ essere influenzata negativamente dalla crisi ambientale globale.

Principali malattie ed effetti sulla salute dei bambini e degli adolescenti causati dalla crisi climatica

Malattie respiratorie. L’aumento della temperatura legato alla crisi climatica puo’ favorire l’incremento degli inquinanti atmosferici esterni, il fumo degli incendi e l’ozono troposferico che si forma per l’effetto fotolitico. Quest’ultimo, sommandosi al particolato sottile (PM) nell’aria causato all’inquinamento, è associato all’aumento delle crisi d’asma e di altre condizioni respiratorie (wheezing, bronchiti ricorrenti). La crisi climatica puo’ far aumentare i pollini nell’aria, favorendo il prolungamento della stagione delle allergie e i casi di asma e dermatite atopica.

Malattie da calore. La scarsa capacità di termoregolazione, soprattutto dei piu’ piccoli rende bambini e adolescenti piu’ esposti ai rischi delle temperature elevate con aumento della morbilità per colpi di calore e disidratazione, soprattutto durante il gioco all’aperto o facendo sport nelle ore piu’ calde, subendo anche l’esposizione all’ozono troposferico. Anche i bambini che vivono in abitazioni senza aria condizionata sono a rischio.

Malattie legate all’acqua. La crisi climatica provoca piogge sempre piu’ frequenti e intense, inondazioni e tempeste, con aumento del rischio di incidenti e annegamenti, ma anche della comparsa di inquinanti e germi patogeni nelle acque potabili o in quelle dove i bambini nuotano e giocano. Nell’acqua contaminata, infatti, l’aumento della temperatura puo’ favorire la crescita di batteri e alghe nocive, con aumento del rischio di malattie gastrointestinali (in particolare da E. Coli), di infezioni oculari e auricolari.

Malattie infettive trasmesse da vettori. La crisi climatica favorisce l’espansione degli habitat e dei periodi di tempo in cui insetti vettori (Aedes, Anopheles) e zecche sono attivi. Infatti, le temperature piu’ calde favoriscono lo sviluppo delle zanzare, l’aumento delle precipitazioni i siti di riproduzione adatti a zanzare e ad altri vettori. I bambini all’aria aperta son piu’ vulnerabili alle punture di vettori che possono causare malattie come Chikungunya, Dengue, Zika, West Nile Fever e di zecche (malattia di Lyme).

Salute mentale. I bambini e gli adolescenti sono particolarmente sensibili ad eventi climatici estremi, anche dal punto di vista emotivo e mentale e possono sviluppare ansia, depressione, fobie, disturbo da stress postraumatico e altri disturbi mentali. La capacità di resilienza dei bambini di fronte a questi eventi dipende da disparità economiche e razziali, disabilità, malattie croniche e da condizioni familiari e sociali.

Impatto sul sistema alimentare. Eventi climatici estremi possono causare interruzioni nella produzione e distribuzione di cibo, limitandone disponibilità e qualità e aumentandone i costi. La crisi climatica puo’ favorire la proliferazione di microorganismi patogeni nella catena alimentare. I bambini provenienti da famiglie a basso reddito sono piu’ a rischio di malnutrizione, ridotta crescita fisica e neurocomportamentale.

Vulnerabilità sovrapposte. I bambini che hanno diversi fattori di vulnerabilità, come ad esempio i bambini socialmente svantaggiati, con scarso accesso ai servizi sanitari, sociali e scolastici; i migranti; i bambini affetti da condizioni mediche croniche o da disabilità fisica o mentale, possono avere maggiori rischi per la salute, compresa la salute mentale.

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Comunicazioni

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